26 luglio 2005

A volte ritornano

A casa, ieri sera; squilla il telefono di casa ed é per me; strano.
E non é La Piccola: ancora più strano.
Ed eri tu, dall'altro capo di 70 km di fili telefonici, dall'altro capo di un anno di silenzi e di assenze, se non vogliamo contare l'assurda conversazione di questo inverno, quando la bimba ha fatto partire uno squillo dal mio cellullare proprio sul tuo numero, tra i tanti.. [ma scema io a tenere in memoria un numero che non chiamavo da mesi, non trovi?]

Parliamo... il piccolo gelo iniziale che ho avvertito alla base della nuca si scioglie e parliamo, ma mentre con le orecchie ascolto la tua voce aggiornarmi sugli eventi salienti della tua esistenza di questi ultimi 12 mesi, la piccola voce dentro non smette mai di chiedersi "perché mi stai chiamando?". E presto il motivo arriva: in settimana sarai nella Citta Silente e vorresti vedermi per un aperivo.

Annaspo, silenzio, mentre penso vorticosamente a tante cose e intanto mi ascolto rispondere "Certo, io ho alcuni impegni ma.. volentieri." VOLENTIERI?
Devo essermi bevuta due neuroni, gli ultimi due per la precisione.

18 luglio 2005

Tu volevi da me UNA cosa

Pensavo di essermi sbagliata, pensavo che fosse solo una mia impressione viziata dal fatto che ho un pessimo rapporto con i maschietti, soprattutto quelli un pò più giovani di me...
Pensavo che forse ti interessava davvero sapere chi io fossi, quali fossero i miei pensieri, che cosa stupisse i miei occhi verdi e cosa, invece, non mi piacesse....

e invece, l'unica cosa che ti interessava davvero, nel profondo di quei quattro neuroni che costituiscono la tua dotazione standard iniziale, mai incrementata, nello spazietto che sta esattamente fra la disco e la partita di pallone... il tuo massimo interesse era di verificare in quanti secondi netti avresti impiegato a separarmi dai miei abiti.

Intendiamoci, non mi aspettavo che mi sposassi.

Ma: Povero cretino.

Ma non per averci provato, in malamaniera... No, non per quello....
Povero cretino perché non ti sei davvero reso conto [pensiero troppo grande per la tua architettura neuro-ornononale?] che se te la fossi giocata solo un filo meglio, il risultato avrebbe potuto essere... diverso. Molto diverso. In fondo, sono io che decido, piccolo mio. Come hai potuto notare, tuo malgrado.

Mi piacerebbe guardati negli occhi e dirti che a nessuna donna, nemmeno la più "moderna", mi si passi il termine, piace essere trattata come una t***a, ma ti farei un regalo troppo grande, aprendoti gli occhi.
Sbattici il muso contro, baby, e poi... fammi sapere.

13 luglio 2005

gelosia

12 luglio 2005

Tu vuoi da me qualcosa

Devo ancora capire bene come sia capitato che noi che da anni ci salutiamo solo con un ciao e qualche parola di circostanza [se le contassimo non sarebbero più di 20 in tutto, secondo me].. ci siamo ritrovati a programmare di vederci fuori di qui, con il pretesto di fare quattro chiacchiere... [mai creduto alle chiacchiere fra uomo e donna, sorry]...

non lo so... non lo so... non lo so......

11 luglio 2005

lunedì

notte infame, andata a nanna tardi e dormito peggio che male... attorcigliata fra le margherite blue e pensieri assassini, sempre sotto pelle, sempre lì...e le zanzare, piccole bestie inutili.
Insomma, una brutta nottata. Insomma, un brutto risveglio....[anche se per risvegliarsi bisogna aver dormito]. Insomma.
E poi tu, di sfuggita... un lampo azzurro e sabbia... all'improvviso, inaspettato. i due minuti più belli di tutta la giornata. Citando.... "grazie, perché un motivo per cui aspettare un nuovo giorno...".

Oggi. torna. The. Boss.
Aiuto.

08 luglio 2005

venerdì

Ne di venere ne di marte... ne si sposa ne si parte.... né si da avvio all'arte....

Che altro rimane da fare?

Aprire un blog... e che la nuvoletta ce la mandi buona!