28 febbraio 2006

Dieci gradi di separazione

Venerdì.
Guido rigida e tesa e poi piano mi sciolgo e decido di stupirti, di iniziare a svelarmi un pò.
Pratica rappresentazione dei dieci gradi di separazione, fra me e te.
Ti ci porto davanti. Mi fermo, ti guardo e ti dico: "Ho vissuto qui per sette anni".
Il tempo, da parte tua, di afferrare il senso della frase e poi.. lo stupore.
Pensavo potesse bastare, per farti capire da dove origina il mio pregiudizio,
Dal tuo sguardo e dal silenzio capisco di aver mancato il bersaglio. Pazienza, proverò con a parole. Dopo, forse. Quando ce ne sarà occasione. Se, ce ne sarà occasione.

Esistenze che si sfiorano.... questo pensiero mi dà sempre qualche brivido....

Signori, in carrozza: si parte!

Venerdì... non posso fare a meno di pensare a Marco, che disse "Siamo sotto al sole", una delle nostre prime sere. E dentro di me sapevo che aveva ragione.
Siamo sotto al sole, mi sono ripetuta venerdì, guardandomi allo specchio pronta per uscire e temendo di avere ragione.
Attacco, difesa,risata e resa. Forse solo per pietà nei confronti delle maniche del tuo maglione. Bugia. Solo perché lo volevo... ho avuto quello che volevo [un'abbraccio senza possibilità di fuga, una carezza...la tua voce nell'orecchio che mi sussurra dolci cose piccole senza senso] perchè lo volevo, da appena ti ho visto. Punto. Può non piacermi, ma é così. Può avere il sapore di cose già vissute, ma é così. Se vogliamo essere onesti, almeno qui.

C'è qualche fotogramma che non avevi previsto? E' andato tutto esattamente come avevo immaginato... tutto, preciso nei minimi dettagli: da aver paura, per la chiaroveggenza.

Signora, in carrozza: si parte!

Hai avuto il tuo biglietto: pronta a pagarne il prezzo?

24 febbraio 2006

Dovrei mandarti a stendere

Mah.
Non capisco perché, ciclicamente, tu senta il bisogno di vedermi, di chiedermi se usciamo, di dirmi quanto la nostra amicizia sia importante per te, di ricordarmi quanto mi vuoi bene...
Ti ascolto, e ogni volta ti credo un pò. Solo un pò. Solo la parte che serve per tenere in piedi la complessa architettura delle nostre belle individualità.
Ti parlo... e non mi ascolti. E io mi stufo. Solo più di un pò. Forse sono io la stupida, quella che per campare ha bisogno di rapporti significativi e di amicizie da passeggio non sa cosa farsene, perché di personaggi di contorno la mia esistenza é già stracolma, i posti a sedere sono esauriti e da ora si viaggia in piedi.
Solo che.
Prima di quel maggio, tu eri sostanza. Nonostante tutto, nonostante la tua immaturità e il tuo manifesto egoismo, ti volevo bene. Capìta, a volte, di litigare... non é stato il litigio a darmi fastidio, ma quel rinfacciare a vanvera.. senza contare che l'amicizia non é un conto profitti e perdite.. e poi, se proprio la voglia mettere giù alla contabile, avresti almeno dovuto fare meglio i conti e vedere chi, davvero, aveva un credito da esigere,
E ti assicuro, non eri certo tu.
E adesso basta, mi sono stancata... vorrei uscire da questo loop, ma non posso perché sono una scema sentimentale a cui basta una parola gentile per mettere un altro sasso sul passato. Peccato che ormai abbia costruito una seconda muraglia cinese.
La mino???

Ho bisogno di una regola

Basta, basta, basta.... Così non va, così non funziona!
La vita non può finire alle 17, usciti dall'ufficio... perché il resto ora é solo approssimazione, precarietà e noia.
Ritorno alla casa e perdo ogni voglia di fare: assolti i minimi oneri di vettovagliamento e pulizia il resto é vago e flou... nessun progetto, nessun disegno.. tempo che scorre, libri leggiucchiati... abiti accumulati alla bene e meglio in qualche angolo. Libri da restituire in biblioteca, mai guardati.
Gatto che si rotola accanto a me.
Così non va... non mi sento a posto.
Percepisco la falla... ma non ne trovo l'origine.
Sono stanca di sentirmi precaria ma allo stesso tempo non faccio nulla per uscirne.
Sono una piaga.

22 febbraio 2006

Errata Corrige

.Quando i messaggi, seppur garbati, sono diventati 20 ho deciso di chiamarti.
Ci vediamo venerdì.
Non so cosa spero di cavarne, da questa uscita.....
Da domenica, nella mia testa, continuo a mettere in fila le cose che vorrei dirti, quello che vorrei farti capire... un dialogo incessante, estenuante.
Ma chi accidenti sei?

Forse dovrei cambiare punto di osservazione e chiedermi chi sono io... e se tutto questo interesse sia per te o per il fatto che... la corazza da Donna Indipendente é solo una maschera piena di crepe, in cui una coccola si insinua rapidamente?

Mah...Forse sarebbe meglio smetterla di farsi tante domande e vivere le situazioni "qui ed ora", senza troppe architetture, senza troppe menate.

Voglio sapere chi sei, perchè ho l'impressione che tu ti nasconda dietro ad una maschera.
Forse sbaglio, forse no. Ma non posso saperlo adesso, quindi basta tormenti... basta domande.

21 febbraio 2006

senza titolo

Un messaggio al giorno, da domenica... garbati, misurati, a loro modo teneri.
Neanche lontanamente parente di quel lupo mannaro che mi hanno dipinto...
La Piccola, al proposito, ha dato una sua illuminante interpretazione, che io non voglio assolutamente prendere in considerazione.

Sto facendo una fatica tremenda ad incastrare l'immagine di te che mi sono fatta ascoltando i buoni consigli, osservandoti di lontano in questi mesi in mezzo agli altri... e non ne salto fuori....
Sto diventando curiosa... molto curiosa.
Mi vivo questa onda di tenerezza senza condividerla con nessuno.
E' la tenerezza che mi frega.
Mi ripeto che non devo farmi illusioni, che é molto più probabile che tu sia come ti hanno dipinto piuttosto che come voglio vederti io... ma...
Ok, aspettative basse e poi vedremo.

20 febbraio 2006

So tender

Girotondo con il numero di cellulare, che poi finalmente ti ho scritto.
Pomeriggio a letto, fra me e i mei pensieri che girano tutti intorno a te.
Per essere uno sconosciuto, ti frequento anche troppo da qualche tempo in qua. Fosse anche solo nei pensieri miei.
Cancan che urla, linea che cade....
Messaggio in segreteria: una carezza [tu mi piaci tantissimo], un pugno [ma non intendo rincorrerti all'infinito...].
Cucciolo, che tenerezza. Ma credi davvero che a una come me, alla quale l'Amore della Vita ha promesso il Mondo in una Stanza, si lasci spostare di anche solo un millimetro perché ridenti occhi grigi le hanno detto "tu mi piaci tantissimo".
Anche se alla dannata vanità ha fatto piacere, te lo assicuro. Nonostante tutto.
La vedo malissimo, la vedo malissimo!!

GiroTondo

Ho ritrovato le parole. Sono riuscita a parlarti, guardandoti dritto negli occhi. Parole scandite chiaramente, tono di testa.... e testa alta. Questa volta non scappo e gioco anche se penso che forse sarebbe meglio che questo giro...me lo sarei risparmiassi, davvero.
Nonostante la tua faccia carina, nonostante tu mi faccia tanto ridere, nonostante la tenerezza che mi sembra di avvertire nei tuoi sguardi e nel modo in cui mi sfiori....
La realtà più reale del Re... é che non mi fido di te.
Per le stesse identiche ragioni per cui mi sento attratta da te.
Mi arrivi a ondate strane... e davvero non voglio credere che quello che percepisco sia solo frutto della mia immaginazione e che in realtà... tu possa essere esattamente come figuri.

Certo che a me la sindrome della CroceRossa non mi abbandona mai.

Vedremo.

17 febbraio 2006

BaciPerugina a gogò

"... A volte bisogna lasciarsi cullare dalle onde della passione......"

Ma a questi non gliel'ha mai detto nessuno che non si parla di corda in casa dell'impiccato??
Me ne ricorderò, della massima, al momento opportuno. Sempre che io recuperi l'uso della parola, al tuo cospetto.
Che poi...ma io, io che neanche il diavolo riesce a far star zitta...proprio davanti a te devo perdere la parola??

Vipera

Oggi sono una vipera... mio malgrado ma non troppo, quindi per piacere i signori portatori sani di germi di allegria e contentezza se ne stiano a tre metri di distanza... potrei moderli.

16 febbraio 2006

e poi..

Alla fine, la codardìa [e i "buoni consigli di R.] hanno avuto la meglio e sono scappata, veloce come il vento... poche parole, nessuna spiegazione....

Il brutto é che davvero vorrei sapere che cosa, chi si nasconde dietro quegli occhi grigi.

09 febbraio 2006

Outing

Ho dovuto dire a R. di domenica; ho dovuto farlo perché se il discorso fosse saltato fuori mi sarebbe dispiaciuto fargli fare una figura un pò così...
Mi ha messo davanti tutto... tutto quello che già so o che solo percepisco. Mi ha fatto vedere le cose da un altro punto di vista. Ho avuto del bello e del buono a cercare di spiegare la mia posizione, vanamente. Del resto, se non sono sincera con me stessa come posso esserlo con altri?
Alla domanda "Perché ci esci?" la risposta corretta avrebbe dovuto essere "Perché mi attrae, da morire... e proprio per tutto quello che mi hai spiegato, punto per punto. Perché mi ha sfidato e io non scappo davanti a una provocazione, a costo di lividi e ammaccature".

Perché mi ha preso qualcosa dentro e devo andarci a fondo.

07 febbraio 2006

un giorno in meno

Da un lato sono contenta, da un altro terrorizzata....
Mi vivo la mia contraddizione, giorno dopo giorno.
Un pò in apnea.

06 febbraio 2006

Solo una cosa non avrei dovuto fare...

Ed é esattamente QUELLA che ho fatto.
Mi chiesto "ci vediamo una sera di queste?" e io prima mi sono aggrappata a tutti gli specchi che ho trovato... e poi, poi ti ho detto di sì.
Domenica, maledetta domenica.
Troppe farfalle in pancia, troppi pensieri.

"...mi domandai chi eri, che cosa volevi. Mi domandai se ti accorgevi che le tue mani toccavano le mie, che le tue mani si muovevano tra le mie...."

Smettila di sfiorarmi, per piacere...no, non perché sia spiacevole ma...
Ho deciso di darti fiducia, di seguire quella contrazione del cuore... ma ti giuro che si mi accorgo di essere la posta di un gioco stupido fra voi due... ti cavo quegli occhi ridenti,

03 febbraio 2006

Com'è andata

Lui: "Non dovresti portare l'anello al pollice, lo portano le donne libere...."
Io: "?"
Lui: "Ma non sei sposata?"
Io: "??"
Lui: "...separata...?"
Io: "???"
Lui: "Bisogna essere precisi.... perché se tu fossi libera, io dovrei corteggiarti...."
Io: "!".

Il tutto condito da una mia espressione attonita da mucca che guarda passare il treno, tant'è che l'anello sembravo averlo al naso...

Qui ci starebbe bene una citazione da Pennac, sulle conversazioni fra Clarinette e il giovane fotografo, ma la ricordo a braccio e quindi mò la cerco e se la trovo la metto.

02 febbraio 2006

Calma piatta

La riunione di ieri, che nonostante facessi finta di non pensarci in realtà mi dava una certa ansia, é andata piuttosto bene, direi. Anche se non so se parteciperò al progetto per quest'anno, e con quale ruolo. Sarebbe bello, ma se la mia giornata continua ad avere una durata standard di 24 ore temo sia impossibile aggiungere alcunché al mio attuale carico. E poi c'è gente che si annoia...da qualche parte.

Le schede delle mie attività, a leggerle nei loro intenti, danno l'idea di un progetto bello, ambizioso e molto impegnativo: sarà vero? e se sarà vero, sarò in grado? Ai poster l'ardua sentenza.

L'impegno sociale invece, non decolla: questa settimana niente riunione e un pò mi snerva non avere un calendario già fissato, perché mi impedisce di prendermi altri impegni: ci tengo a partecipare alle riunioni, ma vorrei anche avere una vita che non sia solo impegno.

La casa nuova invece non si muove... da un lato incremento il corredo e dall'altro quando ieri sera mi hanno informato che forse la data slitta di alcuni mesi, ho tirato uno strano sospiro [sollievo? sentimento da indagare, non ora. Potrebbe voler dire scoprire cosettine che non fanno piacere e non so quante di queste non siano legate al film che mi sto facendo con te... ma questo esula...].

L'oroscopo mi annuncia "belle novità in amore" e mi interrogo sul come, a meno che non me le recapitino per posta...

Sottoposti al bozz due programmi due di workshop fuori sede: sarebbe bello andare anche se questo vorrebbe dire accorciare drammaticamente il tempo utile per la consegna del report la settimana prossima ma... vedremo.

Sabato cena grande a casa. Domenica.... ti vedo.