24 luglio 2006

Capita, a volte

Ci sono cose che capìtano. A volte.
Come credere di entrare in ospedale per un intervento di routine e svegliarsi dall'anestesia con la notizia di essere stata privata di una buona parte di sé e di avere una malattia cronica.

Ci sono cose che capìtano. A volte.
Lui che, nelle nebbie post-anestetiche ti sussurra "Pensa a riprenderti, che poi facciamo una Giulia"... e il blu di metilene che non é "passato", é solo un dettaglio di second'ordine. Per ora.

Ci sono cose che capìtano. A volte.
Per esempio, una convalenscenza drogata fra romanzi e pranzi da preparare, passata a darsi intendere "quanto io sia stata fortunata, ad andare ora al controllo e non a settembre...che chissà che macello, allora...", a auto-ingannarsi "Beh, se adesso le inquiline sono state asportate... Giulia potrebbe anche arrivare..." [sì, se la porta Babbo Natale alla vigilia e la lascia sotto l'albero in mezzo agli altri pacchi...].

Ci sono cose che capìtano. Purtroppo.
Come la consapevolezza che Giulia, da sola, non arriverà... che questa malattia che ha un nome (endometriosi) e, per me e per tante anche un cognome (IV stadio, altrimenti detta severa), associata ad una tuba occlusa [eccolo, il blu di metilene protagonista] non mi permette di essere "mamma con la pancia" se non attraverso tecniche di fecondazione in vitro.

Capita che questa consapevolezza ti colpisca come uno schiaffo quasi 45 giorni dopo l'intervento.

Cose che capìtano. A ppunto.

2 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

1:58 PM  
Anonymous Anonimo ha detto...

Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

6:21 AM  

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