Mah.
Non capisco perché, ciclicamente, tu senta il bisogno di vedermi, di chiedermi se usciamo, di dirmi quanto la nostra amicizia sia importante per te, di ricordarmi quanto mi vuoi bene...
Ti ascolto, e ogni volta ti credo un pò. Solo un pò. Solo la parte che serve per tenere in piedi la complessa architettura delle nostre belle individualità.
Ti parlo... e non mi ascolti. E io mi stufo. Solo più di un pò. Forse sono io la stupida, quella che per campare ha bisogno di rapporti significativi e di amicizie da passeggio non sa cosa farsene, perché di personaggi di contorno la mia esistenza é già stracolma, i posti a sedere sono esauriti e da ora si viaggia in piedi.
Solo che.
Prima di quel maggio, tu eri sostanza. Nonostante tutto, nonostante la tua immaturità e il tuo manifesto egoismo, ti volevo bene. Capìta, a volte, di litigare... non é stato il litigio a darmi fastidio, ma quel rinfacciare a vanvera.. senza contare che l'amicizia non é un conto profitti e perdite.. e poi, se proprio la voglia mettere giù alla contabile, avresti almeno dovuto fare meglio i conti e vedere chi, davvero, aveva un credito da esigere,
E ti assicuro, non eri certo tu.
E adesso basta, mi sono stancata... vorrei uscire da questo loop, ma non posso perché sono una scema sentimentale a cui basta una parola gentile per mettere un altro sasso sul passato. Peccato che ormai abbia costruito una seconda muraglia cinese.
La mino???